Nell’area del Matese, i “materiali sprecati” provenienti dai processi locali finiscono nella discarica di Acerra. Le ceneri finali che escono dalla discarica devono ancora essere gestite, alcune ceneri vengono trasportate centinaia di chilometri nel nord Italia, per essere lavorate in altri impianti.
Questa MATERIA RIFIUTATA ” (REFUSED MATTER) possiede ancora un notevole carico organico e inorganico, come proteine o minerali organici, perfettamente riutilizzabili per l’elaborazione di nuovi prodotti e materiali con molte applicazioni diverse. L’obiettivo delle autrici del progetto è lo sviluppo di materiali e prodotti sostenibili che evitino gli sprechi, utilizzando risorse naturali e nuove, biologiche e artificiali, nonché processi di produzione alternativi, a risparmio energetico, per ridurre l’impatto ambientale e creare occasioni per crescita e valorizzazione del potenziale umano e del patrimonio culturale.
Stanno studiando e testando il potenziale dell’agricoltura e dell’allevamento di bestiame, dei rifiuti lavorati e non trasformati come sostituto del pozzolanico e dei componenti del biossido di calcio nelle malte a base di calce. Sulla base delle qualità speciali dei prodotti di scarto, con una ricerca basata sui materiali, esplorano i metodi di trasformazione delle ceneri di scarto in nuovi materiali compositi e prodotti in esperimenti prototipici e processi diversi.