Il concept progettuale vede la realizzazione di un modello sistemico scalabile e applicabile sull’intero territorio del Matese. Tale proposta prevede la realizzazione di un nuovo distretto del tessile vegetale in chiave ecologica, sostenibile e innovativa che, oltre a sviluppare numerosi sottoprodotti, è in grado di recuperare specifici “output” provenienti dalle filiere agroalimentari delle tipicità Matesine promuovendo una nuova cultura sistemica e rafforzando ulteriormente l’identità del luogo. Un’identità risalente al passato: Terra del Matese equivale a terra del saper fare, di agricoltura, di transumanza ed infine, ricordando il celebre Cotonificio di Piedimonte Matese risalente al 1813, anche terra di filande e cotone.
Oggigiorno, puntare e rafforzare sistemicamente le già sostenibili filiere della canapa e dell’ortica, ad esempio relazionandole con le filiere agroalimentari, vuol dire contribuire a cambiare quel paradigma dominante, fatto perlopiù di linearità, in un paradigma sistemico, circolare ed ecologico.
La canapa, così come la fibra tessile ricavata dall’ortica, sono tra i tessuti più ecologici al mondo.
Entrambe le filiere permettono di recuperare concretamente numerosi output al fine di tramutarli in input per la realizzazione di sottoprodotti in ambito agroalimentare, farmaceutico e bioedilizia. Altro punto di innovazione è riscontrabile nella fase di tintura nella quale è previsto l’utilizzo di tinte di origine vegetale ottenute dagli “scarti” agro-alimentari. Tale operazione prevede quindi una messa in relazione e un forte dialogo con le aziende agricole dell’intero territorio del Matese.