Ugo La Pietra

Designer – Italy

Bio

Nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico.

Architetto di formazione, artista, cineasta, editor, musicista, fumettista, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e utilizzato molteplici medium, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design– e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95).

Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e in diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca, Fondazione Mudima di Milano, Museo MA*GA di Gallarate. Da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale del design.

Dal 1964 ha svolto attività didattica presso le Facoltà di Architettura e istituti di arte e design in tutta Italia. Tiene seminari e workshop in numerose Università e Accademie in Italia e all’estero.

Principali mostre e ricerche

1959/60 Inizia la “ricerca segnica” in pittura, tesa al recupero di un minimo sperimentale simbolico. 1962 Fonda con A. Ferrari, E. Sordini, A. Verga e A. Vermi il Gruppo del Cenobio.

1968 Progetta e realizza l’“Ambiente Audiovisivo” alla XIV Triennale di Milano. 1969 Vince i premi di pittura: I° Premio Termoli, II° Premio Joan Miró, I° Premio Cesare da Sesto.

1972 Partecipa alla mostra “Italy: The New Domestic Landscape” al MoMA di New York con l’ambiente “La cellula abitativa”;  1976 Partecipa alla XXXVII Biennale di Venezia nella sezione “Ambiente come sociale” (E. Crispolti). 1978 Partecipa alla XXXVIII Biennale di Venezia nelle sezioni “Cinema d’artista” (V. Fagone), “Utopia, crisi dell’architettura. L’architettura radicale” (L.V. Masini). 1979 Vince il Compasso d’Oro con il progetto “L’occultamento”. Curatore della mostra “Spazio reale / Spazio virtuale”, Triennale di Milano. 1981 Co-curatore e allestitore della mostra “Lo spazio scenografico nella televisione italiana” alla XVI Triennale di Milano. 1992 Curatore del settore “La vita tra cose e natura, sezione ‘naturale virtuale’” alla XVIII Triennale di Milano. 1997 Organizza la mostra personale “Frammenti” presso la Fortezza da Basso a Firenze.

2009 Il FRAC Centre di Orléans gli dedica una personale sui progetti di architettura degli anni Sessanta-Settanta. 2011 Presenta la mostra “Abitare la città. Il futuro di ieri, per una nuova territorialità”, al Museo MIAAO. 2012 La Fondazione Mudima gli dedica una personale dal titolo “Abitare a Milano” che raccoglie opere e interventi all’interno del territorio milanese.

2014 La Triennale di Milano gli dedica una grande monografica dal titolo “Ugo La Pietra. Progetto disequilibrante” a cura di Angela Rui. 2015 Partecipa alla mostra “Earthrise” al PAV di Torino su invito di Marco Scotini. 2016 Vince il Premio Compasso d’oro alla Carriera. 2017 Realizza due mostre personali “Territori” alla Galleria Bianconi di Milano e “Campo Tissurato. I segni e l’urbano” a cura di Marco Scotini, presso lo Studio d’Arte Dabbeni di Lugano. 2018 Partecipa a “Artissima” nella nuova sezione “Sound” con la Galleria Studio Dabbeni di Lugano con il suo progetto storico “Audio casco” del 1967 per il quale riceve una menzione speciale dalla giuria del Premio OGR.

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